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io sono Elena

Se non ricollego sempre il nostro messaggio alla poesia, alla bellezza, corro puntualmente il rischio di non farlo passare.

A mio modo di vedere tutto il marketing e soprattutto quello di un prodotto moda non puo’ che passare attraverso la poesia, attraverso la bellezza della sua immagine con poche pochissime descrizioni scritte.

Immagine, immagine, immagine e ancora immagine ed ogni volta che si scatta , ogni volta che un piccolo gruppo di persone si mettono a scattare per Sophia Nubes , non puo’ che essere magia e poesia!

Si, io Elena, sono cresciuta in una famiglia di pellicciai. A 16 anni filettavo le pelli di visone e cucivo la tela all’interno delle pellicce prima di mettere la fodera. Si sono cresciuta in una sartoria. Ho servito tutte le nostre clienti, ho preso loro le misure per i capi su misura. Ho disegnato. Ho seguito sempre tutte le tendenze. E ho fatto poi anche tanti altri mestieri, in prevalenza commerciali, e….si…. tutto mi ha riportata sempre alla moda , alla collezione, al total look per una donna ed infine a Sophia Nubes. Ma quello che veramente fa nascere e ha fatto nascere Sophia Nubes, il suo stile e la sua immagine è un idea di bello universale. Un bello che non si puo’ descrivere a parole ma solo attraverso immagini.

Quello che ha fatto veramente nascere Sophia Nubes è il mio percorso fatto di privilegi e di tante tantissime sofferenze che mi hanno resa sensibile alle 1000 sfumature della vita, agli sguardi che incontro. Un percorso duro di persecuzione di cui voglio rendere testimonianza attraverso la bellezza e l’eleganza.

Scrivero’ quindi su questo blog, riportero’ dei fatti avvenuti e lo faro’ come filo conduttore del messaggio piu’ alto che si vuole trasmettere attraverso la bellezza, attraverso Sophia Nubes.Raccontero’ di tutti i protagonisti di questa vicenda a partire da Martina che come un fulmine è arrivata con la sua matita a dare forma al concept Sophia Nubes e disegna e ridisegna senza sosta tutte le idee stilistiche che vengono quotidianamente  discusse ; e da mia figlia Beatrice nata nel 2005 e che da allora mi ha fatto vivere una “vita spericolata”……un avventura talvolta anche pericolosa attraverso la quale sono andata, e sto ancora camminando, che mi ha vista sopravvivere a piu’ vicende e persecuzioni. E’ stato come se per fare la mamma avessi dovuto avere a tutti i costi un grandissimo senso di colpa. Roba starna, molto strana….su cui ho avuto occasione di riflettere molto…per giungere alla conclusione che quel “senso di colpa” che avrei dovuto vivere era solo una sorta di inganno e niente piu’ , e meno male che ogni volta che si presentava lo cacciavo via. Via! gli dicevo. Via! gli urlavo. E lui, sempre con quello sguardo gelido e tagliente come una lama mi ha sfidata e mi sfida ancora…

Ad oggi ho avuto la meglio sul “senso di colpa” . Si certo, con qualche acciacco che mi porto dietro…

Il fatto è che sto ancora solo lottando. Una volta sola mi è successo qualcosa di insolito. Un certo medico autorevole che cura le malattie con la medicina biologica mi ha detto: “per guarire dei essere come un animale selvatico che quando avverte il pericolo si mette in ferma e poi lo annienta” . Il concetto era che dovevo tornare alla natura intrinseca dell’uomo. E che solo da li avrei potuto volgere ancora il mio sguardo verso nuovi orizzonti, appunto verso la bellezza. Perche’ i traumi lasciano delle profonde cicatrici. I traumi limitano il nostro raggio d’azione, e il cammino allora puo’ essere ripreso solo attraverso la coerenza.

Sto ancora riflettendo su questo. E parlero’ anche di questo medico. Suo nome e suo cognome, ed indirizzo.